Un uomo non può scegliere direttamente le proprie circostanze, ma può scegliere i propri pensieri, e così, in modo indiretto ma certo, può plasmare le proprie circostanze.
E’ la frase che più mi ha colpito leggendo questo libro: Sei come pensi di essere. Cambia te stesso per cambiare il tuo mondo.
Il libro mi è stato consigliato dal Business Coach (nonché amico) specializzato nel business degli avvocati, quando ci siamo confrontati sulle credenze limitanti.
E’ un libro di auto-miglioramento scritto da James Allen nel 1902 e presenta un’idea centrale che la vita e il destino sono determinati dai nostri pensieri e dalle nostre azioni. Il libro esplora come i nostri pensieri influenzino le nostre azioni e le nostre emozioni e contemporaneamente l’autore offre consigli pratici su come coltivare un atteggiamento mentale positivo e su come gestire lo stress e l’ansia.
Ci sono molte frasi che mi hanno affascinato e prima di commentarle farà una piccola sintesi del libro (che puoi acquistare online)
James Allen afferma che se pensiamo in modo positivo e agiamo di conseguenza, possiamo attirare successo, felicità e abbondanza nella nostra vita. Al contrario, se pensiamo in modo negativo e ci comportiamo di conseguenza, attireremo fallimenti e insuccessi.
Non è la solita frase di auto-motivazione americana (di quelle che si trovano anche sui post di facebook o nei profili dei guru #natilaltroieri su Instagram).
Allen mette in evidenza l’importanza di avere un obiettivo chiaro nella vita e di lavorare costantemente per raggiungerlo. Per farlo, è necessario sviluppare una forte volontà e una disciplina mentale che ci permettano di superare gli ostacoli e di perseverare nella nostra strada. L’autore fornisce anche consigli pratici su come coltivare la gratitudine, l’ottimismo e la fiducia in se stessi, e su come gestire lo stress e l’ansia.
Ecco perché il libro mi ha colpito e, se desideri avere più focus nella tua vita, ecco il motivo per cui ne parlo. Sebbene il libro sia stato scritto più di un secolo fa, le sue lezioni e le sue idee sono ancora attuali e rilevanti oggi.
Un altro aspetto interessante del libro è la sua chiarezza e semplicità. L’autore utilizza un linguaggio accessibile e diretto, senza troppi fronzoli o tecnicismi, rendendo il libro facile da leggere e da comprendere. Inoltre, ci sono molte storie e metafore per aiutare i lettori a comprendere meglio i concetti che sta esponendo.
Ad esempio, racconta la storia di un uomo che aveva piantato semi di ortaggi nel suo giardino ma aveva trascurato di irrigare il terreno, e quando i semi non germinavano, incolpava il terreno stesso. L’idea dietro questa storia è che spesso cerchiamo di cambiare il mondo esterno senza cambiare noi stessi, quando in realtà dovremmo concentrarci prima di tutto sul nostro mondo interiore.
Inoltre, il libro presenta molti esempi di come la mente umana possa influenzare il mondo esterno, sia in positivo che in negativo. Ad esempio, l’autore parla di come il pensiero negativo e il pessimismo possono influenzare la salute fisica e mentale di una persona, mentre la fiducia e l’ottimismo possono portare a risultati positivi e al successo.
“Sarai dunque ciò che vuoi essere;
Lascia che il fallimento trovi la sua falsa soddisfazione
In quella povera parola, ‘ambiente’,
Ma lo spirito la disprezza, ed è libero.
“Esso domina il tempo, conquista lo spazio;
Intimidisce quella tronfia imbrogliona, la Sorte,
E ordina al tiranno Circostanza
Di togliersi la corona, e prendere il posto di un servo.
“La Volontà umana, quella forza non vista,
Progenie di un’Anima immortale,
Può aprirsi una via verso qualunque meta,
Anche se si frappongono mura di granito.
“Non esser impaziente nei ritardi
Ma attendi come chi comprende;
Quando lo spirito sorge e comanda
Gli dei sono pronti a obbedire.”
Quando non abbiamo uno scopo…
Finché il pensiero non viene collegato al proposito non vi è conseguimento intelligente – scrive Allen.
Nella maggioranza dei casi la barca del pensiero viene lasciata “scarrocciare” sull’oceano della vita. La mancanza di uno scopo è un vizio, e tale scarrocciamento non deve continuare per chi vuole tenersi alla larga dalla catastrofe e dalla distruzione.
Coloro che non hanno un proposito centrale nella loro vita cadono facilmente preda di preoccupazioni, paure, afflizioni meschine e autocommiserazioni, tutte indicazioni di debolezza, che conducono, con la medesima certezza dei peccati deliberatamente pianificati (anche se passando per una via diversa), al fallimento, all’infelicità e alla perdita, poiché la debolezza non può permanere in un universo di forze in evoluzione.
Un uomo dovrebbe concepire un valido proposito nel proprio cuore, e mettersi a realizzarlo. Dovrebbe fare di questo proposito il punto centralizzante dei propri pensieri.
Questo è il nodo centrale di chi desidera avere più focus in quel che fa.
Non si tratta di spegnere il cellulare, disattivare Facebook o qualsiasi altra sciocchezza pubblicata nei vari blog di autostima 4.0.
Senza uno scopo non c’è focus.
Se iniziamo a pensare con un obiettivo preciso possiamo vedere il fallimento solo come una delle strade che conducono al successo. In questo modo possiamo sfruttare tutte le circostanze a nostro favore, pensando in modo energico e impegnandosi in tutto ciò che facciamo.
Dopo aver concepito i nostri obiettivi, dovremmo immaginare mentalmente un percorso diretto verso il loro conseguimento, senza deviare lo sguardo né a destra né a sinistra e senza propendere verso il multi-focus.
Dubbi e timori devono essere rigorosamente esclusi poiché sono elementi che fanno deviare i nostri obiettivi, rendendo i nostri inutili e inefficaci. Dovremmo iniziare ad orientare i nostri pensieri verso la nostra forza e affrontare le difficoltà con coraggio.
Certo! E’ facile a dirsi, difficile a farlo, ma quale alternativa abbiamo?
Se è vero che non possiamo scegliere direttamente le nostre circostanze, non ci resta altro che scegliere i nostri pensieri, e così, in modo indiretto ma certo, ci possiamo impegnare a plasmare le nostre circostanze.